Pestare la testa a Sant’Eustorgio

Se soffrite di mal di testa la soluzione è questa: “andà a pestà el côo in Sant’Ustorg”, cioè andare a picchiare la testa in Sant’Eustorgio

La cappella Portinari in Sant’Eustorgio

Un giorno di aprile del 1948 mia nonna mi disse “duman andemm a pestà el còo a Sant’Ustorg”. La cosa mi mise, leggermente, in apprensione perché “pestà el còo” significa dare delle testate a qualcosa.

Così, il giorno dopo, mentre ci incamminavamo verso la chiesa di Sant’Eustorgio, che distava poco più di cento metri da casa nostra, dalla voce di mia nonna, appresi che a Milano esiste un santo e una reliquia, a cui votarsi, contro il mal di testa. Le origini di questa leggenda sono più o meno queste: Pietro da Verona, frate domenicano si dedicò alla predicazione in numerose città dell’Italia settentrionale. A Milano, in particolare, gli vennero attribuiti conversioni e miracoli. Venne così nominato Inquisitore Generale per la Lombardia e, in questa veste, si procurò molti nemici. Morì infatti assassinato, nel 1252, per mano di due sicari: un colpo di falce alla testa e una pugnalata  al petto. Pietro venne poi canonizzato nel 1252 e da allora viene raffigurato con una lama che gli trafigge la testa e un pugnale in petto.

PESTARE LA TESTA A SANT’EUSTORGIO

Egli venne sepolto, quindi, nella basilica di Sant’Eustorgio all’interno di un’arca trecentesca. Curiosa è la leggenda legata all’arca. Si narra che l’arca realizzata  da Giovanni di Balduccio, su commissione di Pigello Portinari, essendo troppo corta, non potesse contenere tutto il corpo del santo. La testa fu quindi posta in un’urna separata che l’arcivescovo di Milano Giovanni Visconti si portò a casa. Da quel momento Visconti incominciò a soffrire di fortissimi mal di testa che cessarono solo quando riportò l’urna con la testa vicino al resto del corpo.  La notizia si sparse in fretta e il santo venne proclamato protettore delle emicranie.

Se soffrite di mal di testa, dunque, la soluzione è questa: “andà a pestà el côo in Sant’Ustorg”,  cioè andare a pestare la testa in Sant’Eustorgio. Basta tirare una testata all’arca, magari non troppo forte. Si dice che in realtà basti anche solo toccare con la mano, o meglio ancora, indossare un panno che è stato a contatto con l’urna e per tutto l’anno l’emicrania sarà evitata.

Io, purtroppo, sono bersaglio di molti acciacchi ma, fra tutte le patologie che mi hanno colpito, non ho mai sofferto di emicrania.
Vuoi vedere che quella testata data da bambino è davvero servita?

Digel ai to amis