El Cecchin in realtà chiamava Francesco Ferrari, o meglio, così lo chiamarono al Collegio dei Martinitt dove fu portato da bambino perché trovato per strada, abbandonato, con su solo una scarpa da donna e una da uomo.
Legel tuttUna cosa bella del ballo di quei tempi era che invitavi una ragazza, mai vista prima, e mentre c’era la musica, dolce e avvolgente, avevi l’autorizzazione ad abbracciarla e stringerla a te, cosa che se facevi senza musica ti portava diritto alla denuncia.
Legel tuttDario aveva ricevuto in regalo una pallina fatta di gomma piena. Quella palla aveva una particolarità che la rendeva veramente diabolica.
Legel tuttI tram oggigiorno sono dotati di un pantografo che li collega al cavo della corrente e questo evita ogni interruzione di servizio, ma quando ero ragazzo io, il tram era collegato al filo con la pertegheta.
Legel tuttSe te ciapet un bel voto te porti al cinema e io presi 10 e così andai con i miei al Verdi, una sala cinematografica in via Vetere.
Legel tuttQuesta foto del 1957 ritrae la classe IV B della scuola serale Istituto tecnico industriale serale Ettore Conti in via Santa Marta a Milano.
Legel tuttNegli anni 50 a Natale era usanza che i bambini, con il vestito della festa, si trovassero in cortile a mostrare i regali ricevuti.
Legel tuttA Milano, nelle case di ringhiera, sopra l’ultimo piano c’era el sorée, il solaio o soffitta: vano non abitabile adibito a deposito.
Legel tuttAlle origini il panettone veniva prodotto solo da alcune pasticcerie ed era un lusso che si potevano permettere solo i sciori.
Legel tuttQuando ero ragazzo in corso Ticinese viveva un personaggio caratteristico e alquanto eccentrico: lo chiamavano “el Mario matt”.
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