Il teatro San Lorenzo

Facciata della Basilica Maggiore di San Lorenzo a Porta Ticinese, Milano

Questa fotografia è un’opera del 2015 di Sergio D’Afflitto.

In corso Ticinese c’è la chiesa di San Lorenzo con le relative colonne.
Il sagrato che collega la chiesa alle colonne veniva chiamato da noi ragazzi “la piazzetta”.
Ai lati della basilica si innestano due costruzioni che si protendono verso le colonne.

Nella costruzione di destra, guardando la chiesa, ha sede il “Teatro alle colonne”. Durante la seconda guerra mondiale anche questo teatro aveva subito danni dai bombardamenti, il palcoscenico, in legno, era bruciato ed era inagibile. Quando la guerra finì si volle far rivivere l’attività artistica a questo locale, ma i soldi per le riparazioni non c’erano ed allora a qualcuno venne in mente una soluzione che era a portata di mano anche se non proprio legale. Al centro del sagrato c’è un monumento con la statua di Costantino Imperatore. E’ una statua in bronzo fuso, il cui autore è ignoto, e fu donata a Milano, nel 1937, da Mussolini e doveva far parte di un grandioso progetto di riqualificazione della zona. “el Custantin”, come lo chiamavamo noi, ebbe una vita travagliata perché, una volta situato in loco, per una serie di ritardi, non fu mai inaugurato; dopo tre anni scoppiò il conflitto mondiale.

La cerimonia dell’inaugurazione fu rimandata a data da destinarsi e per questo le autorità diedero l’ordine, per proteggerlo dalle bombe, di ricoprire il monumento con sacchi pieni di sabbia ed ingabbiarlo in un enorme cassone fatto con assi di legno, a lato una porticina permetteva l’ingresso per le ispezioni.

Finita la guerra il monumento, mai inaugurato, venne dimenticato e al centro del sagrato faceva bella mostra un gigantesco scatolone in legno. Da qui nacque l’dea, ai ragazzi dell’oratorio, di utilizzare quelle assi in legno, oramai inutili al loro scopo, per rifare il palcoscenico del teatro.

Fu così che una mattina di maggio “el Custantin” tornò a rivedere il sole e il palcoscenico del teatro “San Lorenzo”, come lo chiamavamo allora, a riprendere la sua funzione. Io, oltre ad aver partecipato, in piccola parte, a portare i legni, in quel teatro, passai molti anni facendo parte della compagnia teatrale composta da ragazzi dell’oratorio scelti e istruiti da persone molto capaci.

Fra i componenti della compagnia alcuni hanno proseguito su questa strada, posso citare: ROBERTO MARELLI, attore di teatro, di cinema e autore di libri; RINO E GIOVANNI GIONCHETTA musicisti; TONY RENIS musicista di livello mondiale. Sono passato, un sabato sera, da quelle parti e tra drink alcolici, bottiglie di birra, spinelli, spacciatori e musica ad alto volume non ho più riconosciuto le mie colonne, palcoscenico della mia gioventù, dove i ragazzi si divertivano con molto meno ma sicuramente meglio.

teatro San Lorenzo a Milano
Foto tratta da un libro di R. Marelli.
Nella foto io sono quello alla sinistra della fata (seconda fila col cappello a cono).
La fata è Giovanni Gionchetta, alla sua destra è suo fratello Rino, dietro la fata, quello magrolino con la corona è Roberto Marelli. Alla destra di Roberto c’è Tony Renis. I due signori in piedi in fondo sono il regista A e quello coi baffi il maestro M.
Digel ai to amis