La Cassina di Pomm
La Cassina di Pomm era una cascina costruita in un grande frutteto di mele.
E’ posta alla fine di Via Melchiorre Gioia, dove la Martesana scompare, entrando in città, perché intubata. Accanto esiste ancora la passerella in ferro chiamata el punt del pan fiss, perché portava le operaie ad un lavoro sicuro presso una fabbrica di candele, allora materiale di prima necessità, come le lampadine di oggi. Ora è chiusa, ormai obsoleta, ma lasciata intatta nella sua struttura perché fa parte integrante della caratteristica veduta della Cassina.
Col tempo la cascina si è ampliata, si è trasformata in casa di campagna e di vacanza per i nobili, come le famiglie Marino (il proprietario del palazzo di fronte al teatro Alla Scala, ora sede del Comune di Milano) e i De Leyva, ramo cadetto della potente famiglia che si insediò in Italia (gli antenati della Monaca di Monza) al tempo della Milano spagnola. Poi è divenuta albergo con cambio di cavalli, e poi ancora ristorante, osteria, e negli anni ’70 ritrovo alla moda . Come albergo ha nel tempo ospitato anche Napoleone e Garibaldi.
Ora è stata trasformata in alloggi e uffici.
Nella letteratura si trova citata da Stendhal, Casanova e Carlo Porta.
Negli anni ’50, anch’io ho potuto godere della bellezza della Cassina di Pomm in prima persona partecipando ad una cena per festeggiare il raggiunto diploma.