La neve

Neve a Milano
[ ringrazio i ragazzi di “Milano per Pochi” per la foto ]

Stamattina ho aperto la finestra e ho visto che il nostro giardino era ricoperto da una leggera coltre bianca, dal cielo scendevano fitti fiocchi di bambagia e l’atmosfera aveva assunto un’aria natalizia di tanti anni fa.

Sono anni che a Milano non nevica come si deve.

La neve pulisce l’aria, crea un enorme parco giochi per i bambini, allieta i cani ma innervosisce, e non da poco, chi deve mettersi in strada per andare a lavorare.

Quando ero bambino ricordo che la neve non si faceva attendere e tutti gli anni si presentava puntuale a dicembre con sortite anche a marzo. Allora cominciava il nostro divertimento.

Costruzione di una pista da scivolo: consisteva in un tratto stretto e lungo di neve pestata sulla quale si scivolava a piedi uniti dopo una veloce rincorsa. Naturalmente non poteva mancare la battaglia con le palle di neve e il leggendario pupazzo.

L’abbigliamento invernale di noi bambini consisteva in due maglioni di lana fatti dalla nonna con lana riciclata, pantaloni corti fatti dalla nonna con tessuto riciclato da un vecchio e logoro cappotto dismesso dal papà, guanti di lana, calzettoni al ginocchio e sciarpa fatti come sopra, le scarpe non erano certamente a tenuta d’acqua, era conseguenza inevitabile il rientro a casa gelati come ghiaccioli, bagnati come pulcini e la comparsa sulle mani e sui piedi dei geloni.

Addossato alla stufa economica, che troneggiava in un angolo della cucina, ero contento e felice malgrado sia le orecchie che il tratto delle gambe che andavano dai pantaloni alle calze fossero di un bel rosso vermiglio.

Digel ai to amis