A Milan, anca i moron fann l’uga

anche i gelsi fanno l’uva

A  Milano, anche i gelsi fanno l’uva

Per prima cosa bisogna spiegare perché nel dialetto milanese i gelsi sono detti moron. 

Il primo ad introdurre la gelsicoltura, a fini di bachicoltura, nelle campagne lombarde fu Ludovico Maria Sforza detto il Moro

I lombardi diedero quindi alla pianta il nome di moron proprio in omaggio a colui che per primo l’aveva introdotta. 

Vediamo adesso cosa significa il proverbio. 

Significa che Milano è una città capace di mettere a frutto ogni cosa, anche i gelsi, che solitamente non producono uva, grazie al lavoro e alle capacità dei milanesi. 

Appena si diffuse questa voce, orde di avvinazzati calabresi e campani, iniziarono a migrare verso Milano, convinti che in quella città vi fosse una sovraproduzione di vino, perché pensavano che se anche i gelsi fanno l’uva, chissà quanto vino avranno, convinti oltretutto di trovarlo a buon mercato, vista la famosa legge della domanda e dell’offerta. 

Quando si resero conto che le cose non stavano proprio così, invece che ritornare al paesello, decisero di fermarsi ugualmente, chiedendo anche a parenti e amici di raggiungerli. 

E fu così che ebbe inizio la grande migrazione dei sudisti verso il nord. Migrazione che continua ancora oggi, anche se di gelsi non ce ne sono quasi più. 

Digel ai to amis