Se soffrite di mal di testa la soluzione è questa: “andà a pestà el côo in Sant’Ustorg”, cioè andare a picchiare la testa in Sant’Eustorgio.
Va avanti a legIl mercato era un arcobaleno di colori che variavano secondo la stagione, perché la frutta e la verdura venivano tolte dalle cassette e versate sui pianali delle bancarelle formando dei cumuli colorati che sfidavano le leggi di gravità.
Va avanti a legAll’esterno della basilica di Sant’Ambrogio c’è una colonna, con capitello corinzio, che proviene dalla necropoli paleocristiana sulla quale fu edificata la chiesa.
Va avanti a legVia Vetere è una trasversale di corso Ticinese a circa cento metri prima dell’incroci con Via Mulino delle Armi e via De Amicis.
Va avanti a legAlla destra della porta, guardando con le spalle alle colonne, in quel piccolo androne che si vede nella foto, negli anni 50 e 60, c’era un negozietto che faceva il castagnaccio.
Va avanti a legAi primi di settembre ricomincia l’anno scolastico. Questo da sempre, anche quando andavo alle elementari io, nella scuola di via Arena, zona Ticinese, durante la guerra.
Va avanti a legSono nato a Niguarda, in via Hermada al civico 14, allora conosciuto come la rutunda, la rotonda, per la forma arrotondata della facciata.
Va avanti a legIn corso Ticinese c’è la chiesa di San Lorenzo con le relative colonne.
Nella costruzione di destra, guardando la chiesa, ha sede il “Teatro alle colonne”.
Nella notte tra il 14 e 15 agosto del 1943, 140 Lancaster (bombardieri inglesi) in un’ora sganciarono su Milano il loro carico di bombe.
Va avanti a legEra uso e consuetudine, nella mia famiglia, una volta all’anno, fare una gita. Era il massimo che ci potevamo permettere appena finita la guerra. La gita era riservata alle donne, non ho mai capito perché gli uomini non partecipassero, ed io, essendo l’unico bambino della famiglia, partecipavo di diritto.
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